La Triade del TCC Tradizionale

Tai Chi Chuan

l Tai Chi Chuan è un antica arte cinese che può essere considerata sia un arte marziale, sia un metodo per il mantenimento o il recupero del benessere.
Il Tai Chi Chuan si pratica con esercizi e movimenti che si adattano alla propria condizione individuale; infatti per come è strutturato, per il tipo di esercizio fisico può essere praticato a tutte le età, con notevoli benefici anche per le persone anziane. I suoi movimenti fluidi, in sintonia con la respirazone, riportano armonia e sincronia tra mente e corpo, flessibilità alle articolazioni, rilassamento dei muscoli, forza e benessere. Nella pratica del Tai Chi Chuan riveste notevole importanza un atteggiamento posturale corretto. La sua costante pratica provoca lo sblocco delle tensioni sia sul piano fisico sia su quello mentale.
Il Tai Chi Chuan segue i principi della medicina tradizionale cinese: perchè vi sia benessere l'energia vitale chiamata Chi deve fluire liberamente nel corpo. Qualsiasi blocco di questo fluire conduce ad uno squilibrio energetico e di conseguenza provoca malessere. La riattivazione dei centri energetici permette il riconoscimento, il potenziamento e l'utilizzo del Chi considerato dalla medicina tradizionale cinese l'essenza stessa della vita oltre che l'elemento primario per il raggiungimento di uno stato di salute ottimale.
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Il Tai Chi Chuan può essere anche utilizzato come arte di combattimento, infatti i suoi principi e movimenti danno vita a tecniche efficaci e applicazioni marziali effettuate attraverso l'uso del Chi. Si manifesta quindi una grande potenza senza alcuno sforzo.

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Altri siti web utili:

Sito internazionale della Master Ding Academy
www.masterdingacademy.com

Sito Tai Chi Tirreno (MDA Piombino)
www.taichitirreno.it

SIto Tai Chi Firenze (MDA Piombino)
www.mdafirenze-taichi.com

Sito UISP
www.uisp.it

Sito UISP DISCIPLINE ORIENTALI
www.uisp.it/discorientali/

 

 

Chi Kung

Il Chi Kung o Qi gong, letteralmente "lavoro sull'energia", è parte integrante del Tai Chi Chuan. Secondo la medicina tradizionale cinese la sua pratica permette di depositare e concentrare l'energia nel centro energetico del corpo chiamato Tan Tien attraverso il rilassamento e un lavoro armonioso tra mente e corpo.

Il metodo Zhan Zhuang è uno stile particolare del Chi Kung spesso usato nella pratica del Tai Chi Chuan. Questo antico ed unico metodo di allenamento cinese si basa sui princìpi taoisti dell'armonia, della semplicità e della naturalezza. Gli ideogrammi cinesi Zhan Zhuang possono essere tradotti in “eretto come un palo o un albero”. Il Chi Kung Zhan Zhuang consiste in una serie di posture erette che non necessariamente prevedono movimenti fisici. Secondo la medicina tradizionale cinese con la pratica costante di questo esercizio il Chi viene stimolato e concentrato in modo da poter essere applicato in differenti modi.

Storia dello stile Yang

Il Tai Chi Chuan è un'arte marziale interna che affonda le sue radici nel 13° secolo d.c. Anche se le fonti dell'epoca non sono cosi precise, gli storici sono tutti d'accordo nell'attribuire la paternità delle arti marziali interne ad un certo Chang San-Feng nato intorno al 1270. Le fonti dicono che Chang era un monaco esperto nel Kung Fu Shaolin che da eremita si recò nei monti del Wudang e li formulò i principi di quest'arte basandosi sugli studi relativi all'alchimia taoista e sulla Medicina Tradizionale Cinese (MTC). Chang era un famoso agopunturista in Cina e grazie alle sue conoscenze sull'energia interna si rese conto che nell'uomo esistevano dei punti che se colpiti (o toccati) nella giusta maniera potevano avere degli effetti positivi o negativi sul flusso energetico del corpo. Cominciò cosi delle ricerche con alcuni suoi compagni e alla fine elaborò un sistema di combattimento che permetteva di uccidere, paralizzare, o anche intaccare momentaneamente il flusso di Qi nel corpo. Scopri inoltre che alcuni punti potevano essere usati per rianimare dopo un attacco o al limite curare. Si dice che per queste ricerche Chang e i suoi compagni pagarono i carcerieri dell'epoca per ottenere da loro il permesso di sperimentare le tecniche sui condannati a morte.

Quest'arte marziale veniva trasmessa solo oralmente per paura che qualcuno potesse usarla per i propri scopi e solo ad una ristretta cerchia di amici e familiari. Solo Wang Tsung Yeuh, un diretto discendente di Chang San-Feng ne scrisse qualcosa in un manuale che andò perduto e si dice che venne ritrovato da Yang Lu Chan (fondatore della famiglia Yang) sul pavimento di un negozio, ma non ci sono fonti certe relative a questo fatto.

È importante far notare che l'arte marziale interna (cioè che non faceva uso della forza fisica ma si basava sull'attivazione energetica dei meridiani) creata da Chang San-Feng non si chiamava ancora Tai Chi Chuan (letteralmente Pugno del Supremo Movimento); questo nome gli venne dato più in là nel tempo, intorno alla fine del 1800.

Nascita dello stile della famiglia Yang

Yang Lu Chan (1799-1872) era un semplice contadino già esperto nel Kung Fu Shaolin che, affascinato dal Kung Fu che veniva praticato nel villaggio Chen tentò qualsiasi cosa pur di essere accettato nel villaggio per imparare dai Chen il loro sistema di combattimento. Molte sono le storie che vengono raccontate circa i sistemi che usò Lu Chan per farsi accettare, ma fatto sta che alla fine fu accolto come custode della residenza di famiglia e tentò in tutti i modi di spiare segretamente gli allenamenti dei membri della famiglia. L'arte della famiglia Chen era uno stile di Kung Fu molto morbido (proveniente dallo Shaolin) che esternamente ricorda i movimenti del Tai Chi Chuan stile Yang ed è per questo che al giorno d'oggi si usa spesso definirlo Tai Chi Chuan stile Chen. La storia dice che un giorno Lu Chan fu scoperto mentre spiava gli allenamenti e il maestro dell'epoca (Chen Chang Xin) lo invitò a sfidare i suoi allievi e lui li sconfisse tutti. Per questo venne accettato come studente da Chen Chang Xin.

Yang Lu Chan

In quel periodo transitò per il villaggio Chen un certo Jiang Fa, monaco taoista che si dice sia un diretto studente di Wang Tsung Yeuh. Chen Chang Xin si rese subito conto della superiorità del monaco e gli chiese di essere accettato come discepolo. Jiang Fa accettò e quindi Chen Chang Xin modificò letteralmente il suo stile di combattimento in accordo con i principi dell'alchimia interna propri degli insegnamenti di Jiang Fa. Per questo gli anziani del villaggio proibirono a Chang Xin di praticare pubblicamente questo nuovo stile cosi che il maestro fu costretto ad allenarsi di notte. I suoi insegnamenti poi passarono direttamente a Yang Lu Chan che fu accettato come primo discepolo.

Altre fonti storiche dicono che Lu Chan imparò direttamente da Jiang Fa e per questo sconfisse tutti gli allievi di Chang Xin, ma queste sono solo storie, l'unica cosa che conta è che attraverso il contributo di Jiang Fa, Yang Lu Chan codificò uno stile di combattimento che mantiene al suo interno i principi dell'energia interna e della filosofia taoista. A questo punto Yang Lu Chan intraprese un viaggio per tutta la Cina e non appena ne aveva l'occasione sfidava qualsiasi maestro, monaco o praticante di arti marziali cosi da poter testare le sue abilità. La cosa sconcertante è che Lu Chan non è mai stato battuto e questo gli valse il titolo di "Yang Wu Di" (Yang L'imbattibile). Ancora più sconcertante è il fatto che Lu Chan sconfisse tutti gli avversari senza ferirli il che denota un'incredibile abilità nel padroneggiare quest'arte marziale. La fama di Yang Lu Chan arrivò fino alla corte dell'Imperatore dove fu poi assunto come istruttore del corpo di guardia Imperiale.

La Famiglia Yang

Yang Lu Chan ebbe tre figli: Yang Chyi (morto giovane), Yang Ban Hou (1837-1892), Yang Chien Hou (1839-1917). A quell'epoca i segreti di un'arte marziale, o comunque di una qualsiasi arte, venivano trasmessi solo ed esclusivamente ai membri della propria famiglia o al limite a parenti molto stretti. Questo per dire che anche se Lu Chan insegnò alla corte imperiale, i segreti più profondi dello stile (e dell'energia interna) vennero trasmessi soltanto ai suoi due figli (fatta eccezione per un suo allievo che fu po i il fondatore dello stile Wu al quale Lu Chan e suo figlio Yang Ban insegnarono i segreti della "piccola intelaiatura", detta "Small Frame").

Yang Ban Huo era il più grande dei due fratelli e cominciò lo studio del Tai Chi Chuan sin da piccolo in maniera rigida e assidua. Si dice che gli allenamenti erano talmente duri ed estenuanti che uno dei due fratelli tentò il suicidio e l'altro tentò di scappare di casa. Yang Ban Huo era molto bravo nel combattimento libero, ma sfortunatamente non gli piaceva insegnare e, a causa dei suoi modi bruschi e del suo comportamento, non ebbe molti allievi. Si racconta che avesse una particolare abilità nel padroneggiare il bastone lungo e la lancia. Yang Ban ebbe un solo figlio di cui però non si hanno particolari notizie.

Yang Lu Chan

Anche Yang Chien Huo imparò il Tai Chi da suo padre, e seguì gli stessi duri allenamenti del fratello, ma la sua natura fu più gentile e questo lo portò ad avere numerosi allievi tra cui principalmente i suoi due figli: Yang Shou Hou (1862-1929) e Yang Chen Fu (1883-1936).

Yang Shou Hou studio il Tai Chi da suo padre e da suo zio e da questi ereditò il carattere brusco. Si dice che durante gli allenamenti lui colpiva gli allievi con molta aggressività e questo comportamento lo portò a non avere molti seguaci perché non erano molti quelli che erano disposti a sopportare questo tipo di training.





Yang Chen Fu

Yang Chen Fu cominciò con il padre, lo studio del Tai Chi da piccolo, ma si dice che all'inizio non ne fosse tanto appassionato. Anche lui studiò con lo zio Yang Ban, ma fortunatamente mantenne un comportamento docile molto simile a quello del padre. Anche Yang Chen Fu, come tutti gli altri membri della famiglia, ereditò il titolo di " Yang l'Imbattibile" per la sua bravura nel combattimento. Con il tempo Chen Fu modificò i metodi di allenamento e la forma tradizionale della famiglia Yang togliendo i movimenti esplosivi ed enfatizzando le posture più larghe. Questo nuovo sistema esaltava particolarmente l'aspetto salutistico ed era mirato alla maggior parte della popolazione che in quel periodo soffriva di malattie, dolori articolari ecc. Yang Chen Fu intraprese quindi un viaggio lungo tutta la Cina per insegnare questo nuovo sistema e da li a poco il Tai Chi della famiglia Yang diventò lo stile più praticato e si diffuse velocemente anche in occidente. C'è da dire che, anche se Yang Chen Fu "semplificò" lo stile in modo da renderlo accessibile a tutti, mantenne comunque anche l'insegnamento originale, ma lo trasmise solo ad un ristretto gruppo di allievi. Ovviamente gli insegnamenti più segreti vennero passati esclusivamente al primogenito: Yang Sau Chung.

Yang Chen Fu

Yang Chen Fu ebbe quattro figli: il primo (Yang Sau Chung) cominciò lo studio dell'arte di famiglia a otto anni e a quattordici anni si dice che avesse già compreso i segreti dell'energia interna. A diciannove anni era già un maestro rispettato e seguiva il padre in tutti i suoi spostamenti aiutandolo nelle dimostrazioni. Fu il solo a ricevere dal padre gli insegnamenti tradizionali dello stile. Sau Chung ebbe tre figlie alle quali insegnò il Tai Chi e che attualmente continuano la tradizione del padre ad Hong Kong, dove Sau Chung si trasferì durane la rivoluzione comunista in Cina. Lui credeva molto nell'insegnamento privato e teneva le sue lezioni nel cortile della villa in cui abitava. Fra i suoi allievi si distinse più degli altri il giovane Ip Tai Tak che venne nominato primo discepolo dopo solo quattro anni che studiava con Yang Sau Chung. Sau Chung ebbe altri due discepoli : Chu Gin Soon (secondo discepolo) e Chu King Hun (terzo discepolo).

Yang Chen Fu

Ip Tai Tak frequentava abitualmente la casa del suo maestro, tanto da essere considerato come il figlio primogenito. Dopo il discepolato studiò per altri ventotto anni con Yang Sau Chung. Ip Tai Tak ebbe a sua volta due discepoli: John Ding (primo discepolo) che attualmente insegna a Londra, e Robert Boyd (secondo discepolo) di Boston.

John Ding: Il Maestro Ding Teah Chean (John Ding) inizia lo studio delle arti marziali sotto la supervisione di prestigiosi maestri di Kung Fu Shaolin. E' poi passato alla pratica del Tai Chi Chuan, disciplina verso la quale ha deciso di dedicare tutta la sua vita.

Il M° Ding è uno dei pochi maestri ad aver studiato con tutti e tre i discepoli dell'ultimo Gran Maestro: Yang Sau Chung, Chu King Hung(Terzo discepolo), Chu Gin Soon(secondo discepolo) ed Ip Tai Tak(primo discepolo). Lo studio con i discepoli di Yang Sau Chung lo ha portato ad essere una delle poche persone a poter dimostrare altissimi livelli nell'arte del Tai Chi Chuan e nell'uso dell'energia interna.

1° Gennaio del 1998: la dedizione nello studio approfondito verso lo stile Yang del Tai Chi Chuan lo porta ad essere riconosciuto dal Gran Maestro Ip Tai Tak come Primo discepolo facendolo diventare così, in linea diretta, successore dello stile Yang di sesta generazione.

Nel 1996 decise di fare del Tai Chi la sua linea guida nella vita, nonostante ricoprisse la prestigiosa carica di senior manager della "Local Authority's Department of social Services", all'interno dell'U.W.S Heatlh and social service di Londra.

Tai Chi e Benessere

Il Tai Chi Chuan è notoriamente associato a benessere fisico. Sia che facciate parte di una nuova schiera di entusiasti praticanti o di quella più impegnativa di esecutori integrali, a tutti il Tai Chi Chuan dona una splendida forma fisica.

L’approccio alla salute del Tai Chi Chuan è poliedrico ed enfatizza sopratutto la prevenzione dei difetti e delle disarmonie sia a livello fisico che mentale piuttosto che la loro cura a posteriori. Seguendo i suoi postulati lo stato  di salute si raggiunge dal sapiente apprendimento di movimenti lenti e controllati, ma altresì fluidi e rilassati.

Per il neofita il Tai Chi Chuan appare un semplice esercizio fisico, mentre in effetti è un complesso e profondo processo che  operando sul controllo degli organi interni del corpo riesce ad esplicare la sua benefica azione sull’apparato scheletro-muscolare donando benessere ed armonia.

Il Tai Chi Chuan mutua molte sue teorie ed asserzioni dalla culura cinese di cui è interprete ed emanazione. Concetto fondamentale di detta cultura è quello del Chi o Qi identificato come quella forza che permea di sè ogni forma vivente. 
Chi è l’essenza stessa della vita, la morte è la sua assenza .
Secondo la medicina tradizionale cinese (MTC) il Chi scorre ininterrottamente nel corpo degli esseri viventi e vi fluisce seguendo un percorso di canali e meridiani. Lo stato di salute coincide con la completa e corretta azione dell’energia interna circolante che irrorando di sé ogni organo del corpo assicura  in tal modo lo stato di benessere fisico e la salute.

La Medicina Tradizionale Cinese così come il Tai Chi Chuan fondano la loro efficacia sul controllo del Chi, del suo accrescimento e del suo corretto fluire nell’organismo. Mantenere uno stato di equilibrio e ristabilirlo è il concetto base della via cinese alla salute. La moderazione in tutto è la parola d’ordine dei medici cinesi, sia si tratti del nostro rapporto con il cibo, di alcolici o di esercizio fisico.

Ogni forma di eccesso rompe l’armonia che invece è stato di equilibrio. Senza equilibrio si instaura uno condizione di malessere, non importa se fisico o mentale. La non prevalenza di una forma sull’altra è precondizione per il mantenimento di quel delicato processo di bilanciamento del Chi, il cosiddetto equilibrio Yin Yang.

Implicitamente la cultura Cinese enuncia un concetto di omeostasi come principio dello stato di salute. L’essenza della teoria dello Yin Yang è la coesistenza in natura di dualità contrapposte in relazione tra loro. Yin Yang rappresentano i due opposti di un intero che, isolati, non potrebbero esistere. Mentre Yin è notte, freddo o tristezza, di contro Yang è giorno, caldo o gioia.

Come percepire lo stato di tristezza senza aver conosciuto anche il suo opposto? Seppur opposte le due forme di forza convivono in un rapporto di interdipendenza, come di autoaiuto ed interscambio.
esistono idealmente in forma pura solo immaginate all’estremità di un infinito spettro virtuale. In pratica ogni forza coesiste con l’altra, anche solo come frammento, e Yin e Yang si autoinfluenzano alla ricerca perenne di un equilibrio dinamico.

L’armonia può regnare stabilmente solo lontano dal regno degli estremi, con giuste opposte oscillazioni Yin Yang.

L’antico testo Cinese, I Ching, sostiene che la natura è in continuo divenire sicché l’uomo deve parallelamente adattarsi al continuo cambiamento delle cose per non compromettere il proprio equilibrio sia fisico che mentale. Ciò si raggiunge dal continuo  sviluppo delle forze Yin Yang. Tutte  le discipline salutiste Cinesi applicano tali teorie.

Gli organi del nostro corpo riflettono nel loro funzionamento lo stato di equilibrio tipico della teoria Yin Yang, difatti ogni disfunzione organica  si fa risalire allo sbilanciamento dello Yin e dello Yang.

Non essendo il Chi più in uno stato di equilibrio,subentrano disordini organici e quindi uno stato di malattia.
Il relativo trattamento sia sotto forma di aghi (agopuntura) ,di rimedi orali (erbe), massaggi (Tui Na) o movimenti mirano tutti allo stesso scopo: ribilanciare il Chi.

La scoperta precoce degli squilibri psicofisici e dei loro conseguenti danni alla salute è il fondamento delle discipline salutiste Cinesi. Per esse vale il detto prevenire è meglio che curare.

Spesso chi si avvicina al Tai Chi Chuan presenta disfunzioni organiche instauratesi da anni con conseguente deperimento generale, errori di postura o errati stili di vita. Il processo di ricostruzione e di risanamento che opera il Tai Chi Chuan in tali casi è lento e laborioso, ma il beneficio che tale pratica porta allo spirito ed alla mente dell’individuo è sicuro e questi inizierà  a riavere un buon rapporto con sé stesso e con il proprio corpo.

L’individuo sano trova giovamento e benessere da pratiche anche minimali, ma costanti. In tal caso l’energia vitale del Chi viene fatta facilmente fluire da movimenti lenti e circolari che stanno alla base dei principi del Tai Chi Chuan. Ciò stimola l’energia interna responsabile dello stato di salute. Solo dal libero fluire del Chi dentro il corpo infatti, postula il Tai Chi Chuan, si instaura il benessere psicofisico. Diventa quindi determinante liberare i canali di scorrimento dell’energia da ogni ostruzione che ne blocchi il libero flusso, canali ben definiti, i cosiddetti meridiani energetici.

Effettivamente il Tai Chi Chuan mette ordine dove regna il disordine; libera il sistema energetico bloccato da scorrette posture o disallineamenti corporei, da tensioni che impediscono un portamento sciolto agile, veloce e leggero.

La pratica consistente del Tai Chi Chuan facilita altresì la respirazione ed è di giovamento nel trattamento di alcune disfunzioni cardiovascolari come pure di quelle digestive. Raccomandabile è il suo impiego anche nella sfera psicosomatica ristabilendo la fiducia nelle proprie forze e nelle situazioni di disordini mentali o psicologici. L’ansia, e le tensioni ad esse correlate, vengono gradualmente allontanate permettendo così all’individuo di raggiungere uno stato di equilibrio e questi , rilassato e concentrato allo stesso tempo, acquista fiducia nelle proprie forze.

Riconciliati con sé stessi e non più stressati dal mondo esterno. La ricerca medica non ha prodotto a tutt’oggi dati scientifici obiettivi comprovanti tutti i vantaggi che la pratica corretta del Tai Chi Chuan comporta, ma bisogna anche dire che il mondo occidentale sta scoprendo solo da poco, ma con grande interesse, le teorie salutiste provenienti dall’Oriente. Lentamente le porte si stanno schiudendo verso una maggiore comprensione ed i risultati sono visibili e sotto gli occhi di tutti.

Il Tai Chi Chuan viene sempre più praticato per migliorare la salute dell’anziano, del cardiopatico o semplicemente per ridurre lo stress  e migliorare la fiducia con il proprio corpo.

La Medicina Tradizionale Cinese ed il Tai Chi Chuan troveranno sicuramente sempre più ampia applicazione anche in occidente solo dopo più ampie ed esaustive ricerche medico-scientifiche, cosicché potranno essere in futuro apprezzate da un un numero sempre maggiore di seguaci.

Aspetto Marziale

Il Tai Chi Chuan sta diventando indubbiamente sempre più popolare nella Società Occidentale cosicché anche in molte città europee vengono aperti corsi di questa disciplina presso Centri specializzati.

Pratica e didattica restano sinora circoscritte all’ambito salutistico mentre viene poco evidenziato il risvolto marziale del Tai Chi Chuan, come arte di combattimento. Storicamente le Arti Marziali hanno attinto molto dalla Medicina Cinese per scoprire criteri utili all’irrobustimento del corpo e della mente e poter così far del corpo umano un efficace e potente arma di combattimento. Da qui parte anche il Tai Chi Chuan, per cui ogni movimento o postura hanno finalità ben precise e risultano evidenti nelle applicazioni di autodifesa personale come pure di offesa.

Tale legame con le Arti Marziali viene quasi del tutto ignorato dalla maggior parte dei maestri specialisti in questa disciplina che tendono principalmente ad enfatizzare l’aspetto salutista connesso alla pratica di detta disciplina. Esaminando più da vicino questo fatto emergono due fattori determinanti per chiarire come mai ciò possa accadere.

Primo, la grande richiesta di Tai Chi Chuan come semplice pratica che permette di raggiungere un benessere fisico a tutti, senza distinzione di sesso o di età; di conseguenza una grande offerta di mercato indirizzata al soddisfacimento di tali richieste.

Secondo fattore, non meno importante del primo, la inadeguatezza di molti maestri ad affrontare argomenti e dimostrazioni marziali per mancanza sia di preparazione che esperienza di combattimento.
Raggiungere uno standard accettabile di abilità marziale richiede anni di duro lavoro e studio, come ad esempio avviene per le più impegnative discipline sportive, e questo è appannaggio solo di pochi maestri.

Un albero forte potrà svilupparsi solo da una buona semina! Un principiante che voglia iniziare lo studio marziale del Tai Chi Chuan deve attenersi a tale principio. E come la crescita di un albero sano e robusto richiede cure continue, così pure il principiante deve essere consapevole che solo con metodo ,impegno,tempo e l’assistenza di un esperto maestro potrà conseguire le sue aspirazioni, che lo gratificheranno e lo aiuteranno ad avere successo.

I fondamenti marziali del Tai Chi Chuan fondano la loro validità su tre concetti che simbolicamente sono rappresentati da tre ideogrammi

 

TUN

Concentrazione, unità, accorpamento sono rappresentate da un ideogramma che ha la forma geometrica di un quadrato chiuso. Il principio del TUN è fondamentale nel Tai Chi Chuan: quando mente, corpo, spirito sono una cosa sola svilupperanno una forza sovrumana.

Ciò vuol dire che la potente energia del Chi guidata dalla mente (Yi) consentono al corpo movimenti coordinati e potenti con effetti inarrestabili.
TUN è un concetto basilare di natura, non propriamente esclusivo del Tai Chi Chuan: guardiamo un leone che caccia furtivamente la sua preda, è un esempio di controllo di potenza e di coordinazione motoria finalizzati ad una azione precisa e rapida. Tutto unito in un insieme unico! Quando un maestro mostra la sua forma dovrebbe avere le medesime qualità.

 

ZHUN

Accuratezza e puntamento sono requisiti indispensabili nel combattimento per ottenere una efficace abilità marziale, senza qualità simili la forza risulta inutile e l’azione improduttiva. Mentre Tun ci permette di coltivare la forza è Zhun che ci guida ad un attacco preciso ed accurato. L’eccellenza viene raggiunta da un puntamento efficace delle nostre abilità. Nel Tai Chi Chuan lo Zhun non ha molto rilievo in assenza di Tun.

Spesso accade che il praticante ha difficoltà a mettere in pratica il principio Tun a motivo del fatto che non riesce a proiettare l’Energia del Chi attraverso i suoi movimenti. Infatti, se si pratica con movimenti troppo lenti e dolci (Yin) oppure troppo rigidi e contratti (Yang) il flusso del Chi viene inibito e compromesso quell’equilibrio al di fuori del quale le forze non vengono conservate ma disperse.
Un filo di seta viene avvolto attorno al bozzolo con la giusta tensione, se questa è troppo morbida il filo cede e si aggroviglia, se troppo tesa il filo si spezza. Dall'equilibrio delle forze si arriva al successo.

 

HUN

Ferocia e crudeltà non sono peculiarità di un eccellente praticante di Tai Chi Chuan marziale. Non è necessario uccidere o ferire l’avversario per prevalere. I grandi maestri di Tai Chi del passato erano famosi per vincere qualsiasi avversario anche senza provocare ferite. Hun è associato più al concetto di chiarezza d’intento e duttilità che sono fondamentali qualità nel combattimento. Al contrario di ira e vendetta che obnubilano la mente.

Il leone si avvicina alla preda con calma e pazienza senza tradire emozioni che diversamente distrarrebbero la sua mente e scatta ad afferrare il bersaglio al momento giusto senza ripensamenti. Così anche il concetto HUN del Tai Chi Chuan mira alla neutralizzazione dell’avversario il più rapidamente ed efficacemente possibile.

 

Le caratteristiche salienti di un combattente d’eccellenza Tai Chi Chuan si potranno pertanto riassumere come di seguito specificato:

  • compattezza delle abilità
  • accuratezza d’attacco
  • coraggio
  • motivazioni

I dieci prinicipi di Yang Cheng Fu

XU LING DING JIN

Traduzione: Svuotare la mente dai pensieri e sollevare la testa come a voler fare pressione contro il cielo.

Il collo dev’essere allungato, per permettere alla testa di essere sollevata e in posizione verticale. Ciò consente allo spirito e al Chi di arrivare fino alla sommità del capo. Non si deve usare alcuna forza fisica poiché questa è causa di rigidità ed è anche di intralcio alla circolazione del sangue e del Chi. Occorre avere l’intenzione spontanea di svuotare la mente.

 

HAN XIONG BA BEI

Traduzione: Svuotare il petto per sollevare la schiena.

Svuotare il petto aiuta a far affondare il Chi nel Dan Tian. È fondamentale non espandere il petto perché questo provoca la risalita del Chi nel petto, causando pesantezza nella parte superiore e il sollevarsi dei talloni. Sollevare la schiena significa (invece) permettere al Chi di aderire alla schiena stessa. Svuotando il petto, la schiena si solleva in maniera naturale. Con la schiena dritta, si può proiettare il Chi dalla spina dorsale.

 

SONG YAO

Traduzione: Sciogliere la vita

La vita comanda il corpo. Quando si diventa abili a sciogliere la vita, si aumenta l’energia del Chi nelle gambe e ci si garantisce una base stabile per un radicamento saldo. I passaggi dal sostanziale all’insostanziale e viceversa derivano dai movimenti della vita. Si dice che la fonte dell’energia del Chi venga dalla vita, pertanto, se si è carenti di energia, si dovrebbe fare maggiore attenzione alla vita e agli arti inferiori.

 

FEN XU SHI

Traduzione: Distinguere tra il sostanziale e l’insostanziale.

Quando il peso (del corpo) è a destra, la gamba destra diventa sostanziale e la sinistra insostanziale, e viceversa. Quando si è in grado di capire la differenza, si diventa capaci di girarsi e muoversi con leggerezza e senza sforzo. Altrimenti, ogni passo diventa debole e instabile, mettendoci in condizione di venire facilmente sbilanciati dagli avversari.

 

CHEN LIAN ZHU ZHOU

Traduzione: Affondare le spalle e (tenere i) gomiti pesanti verso il basso.

“Affondare le spalle” significa scioglierle, lasciarle andare e farle cadere verso il basso. Altrimenti, le spalle si sollevano e fanno risalire il Chi. In questi casi, non si può esercitare alcuna forza con il corpo.

“Gomiti pesanti verso il basso” significa lasciar cadere i gomiti e lasciarli inerti. Se i gomito vengono sollevati, le spalle hanno grande difficoltà ad affondare, influendo così sull’intensità della nostra forza interiore e rendendoci incapaci di respingere l’avversario. È qualcosa di simile a quello che, nelle arti marziali esterne, viene definito “soffocare la forza”.

 

YONG YI BU YONG LI

Traduzione: Usare lo Yi o intenzione, anziché la forza fisica.

Per i praticanti di Tai Chi Chuan, l’intero corpo deve essere rilassato in modo che non rimanga alcuna forza fisica all’interno di tendini e ossa a limitare la nostra energia. Solo allora si diventa leggeri e sensibili e ci si muove di conseguenza. Si potrebbe dubitare di riuscire a sviluppare tale potere senza usare la forza fisica. Ciò è possibile perché il corpo umano contiene meridiani che permettono il flusso del Chi. Quando si usa la forza fisica, questa causa il blocco del Chi nei meridiani e produce movimenti fiacchi. Qualsiasi movimento in ogni piccola parte del corpo ha effetti sull’intero corpo. Usando la mente o Yi, il Chi scorrerà dove deve essere diretto. Ciò aiuta altresì il flusso sia della circolazione del sangue che del Chi e rinforza il corpo.

 

SHANG XIA XIANG SUI

Traduzione: Coordinare la parte superiore con quella inferiore del corpo.

Secondo la teoria del Tai Chi Chuan, il radicamento avviene nelle gambe, il comando è dato dalla vita e l’espressione viene attraverso le mani. Dalle gambe alla vita, ci dev’essere sintonia di movimenti. Il movimento delle mani, della vita e delle gambe deve anche essere seguito dall’intenzione degli occhi. Questa è considerata il completo coordinamento di parte superiore e inferiore. Se una parte è mancante, il movimento diventa frammentato.

 

NEI WAI XIANG GE

Traduzione: Interno ed esterno devono essere in comunione.

L’addestramento al Tai Chi Chuan è nello spirito, poiché lo spirito è ciò che comanda e il corpo si muove secondo i suoi ordini. Quando lo spirito è sollevato e i movimenti diventano leggeri, la forma consiste di apertura e chiusura – dove “aprire” significa non solo aprire mani e gambe, ma include anche la mente, l’intenzione dietro ai movimenti. Lo stesso avviene per la chiusura. Pertanto, non c’è soluzione di continuità tra esterno e interno, che devono essere all’unisono.

 

XIAN LIAN BU DUAN

Traduzione: Continuità senza interruzioni.

Nelle arti marziali esterne, la forza che viene usata è solo forza fisica, che pertanto ha un inizio e una fine. Tra l’una e l’altra c’è una interruzione tra la forza del movimento precedente che è conclusa e la nuova forza che deve ancora essere espressa. Qui si crea il punto debole che può essere facilmente sfruttato dall’avversario. Il Tai Chi Chuan usa lo Yi e non la forza fisica, perciò il movimento diventa continuo, senza interruzioni, come un fiume in piena (senza sosta). Quando è in circolazione, il Chi è descritto come un filo di seta tirato dal bozzolo, ad indicare il flusso ininterrotto del movimento.

 

DONG ZHONG QIU JING

Traduzione: Cercare la quiete nel movimento.

Nelle arti marziali esterne, la forza è generata dal saltare, colpire e calciare il più forte possibile. Quindi, dopo una pratica prolungata, si resta senza fiato e i vasi sanguigni possono risultare dilatati. Per contro, il Tai Chi Chuan pone l’accento sulla quiete rispetto al movimento. Anche quando si è in azione, la forma appare come qualcosa di tranquillo. Pertanto, quando si pratica, più si va lentamente e meglio è, con lunghi respiri profondi, in modo da consentire al Chi di affondare nel Dan Tian ed evitare in tal modo di sforzarsi eccessivamente nel fisico.